Umberto I, l’importanza della formazione continua

Il progetto per la rete dei referenti della formazione è diventato un modello per la Regione Lazio da applicare su tutto il territorio
Redazione Policlinico News 
120 corsi, 21 fra congressi, seminari e convegni su molteplici argomenti all’interno del Mese della Formazione 2013. Aggiornamento continuo per più di 1500 operatori interni ed esterni all’azienda. Sono questi alcuni numeri dell’attività formativa dell’Umberto I relativi allo scorso anno.
Un’attività intesa che è stata premiata dai risultati. Il progetto per la rete dei referenti della formazione, curato dalla dott.ssa Patrizia Cinti del Dipartimento Comunicazione e ricerca sociale della Sapienza- è diventato infatti un modello per la Regione Lazio da applicare su tutto il territorio.
«Il percorso è stato molto lungo, – spiega la dott.ssa Rosa Maria Spadano, responsabile area Formazione ed ECM – abbiamo iniziato nel 2009/2010. Ora stiamo cogliendo i frutti, nel senso che molti referenti stanno collaborando attivamente, sia nel momento dell’analisi del bisogno che nella progettazione e nell’erogazione dei processi formativi. La rete è fatta da tutti i professionisti della salute, abbiamo infatti tutte le professioni: infermieri, fisioterapisti, tecnici di radiologia e medici».
I referenti della formazione sono professionisti che durante la giornata svolgono la loro attività all’interno del Policlinico, ma in più hanno la responsabilità di essere i capillari della formazione, cioè di intercettare e far presente i bisogni formativi dei professionisti.
«Quello che abbiamo realizzato da 5 anni è un qualcosa di veramente nuovo per la sanità pubblica non solo romana, ma direi anche laziale. Invece di creare una struttura gerarchica, abbiamo pensato di creare una struttura a rete di 30 persone che hanno il compito di percepire in tempo reale quali sono i fabbisogni formativi dei loro colleghi» – spiega Patrizia Cinti.
Oltre alle competenze generali di base e a quelle specialistiche, il gruppo di lavoro punta molto sullo sviluppo e sulla valorizzazione delle cd “competenze trasversali”.
«Per noi sono molto importanti le competenze trasversali, quindi il saper lavorare in gruppo- continua Cinti. Il saper gestire un conflitto, il saper negoziare rispetto a una situazione che può essere critica. I referenti ogni anno vengono selezionati soprattutto per gestire le competenze di tipo trasversale»
Articolo tratto dal sito Policlinico news